• 2 Domenica di Avvento 9 dicembre 2018

    IL CIELO STELLATO

    Nella prima domenica di Avvento ci è stato rivolto l’invito di metterci in strada per andare incontro al Signore che viene. La proposta era di vivere questo “tempo forte”, come un tempo di cammino, anzi di camminare insieme, giorno dopo giorno, portando con noi le gioie e le fatiche di quanti aspirano ad una vita nuova, ad un mondo rinnovato. A lasciare quanto conoscevamo già, per rimanere aperti alle novità di Dio.

  • 1 Domenica di Avvento 2 dicembre 2018

    LA STRADA

  • n. 14 del 9 dicembre 2018

    Santa Maria, vergine dell'attesa,
    donaci del tuo olio 
    perché le nostre lampade si spengono.

    Le riserve si sono consumate, 
    non ci mandare ad altri venditori.

    Santa Maria, vergine dell'attesa,
    donaci un'anima vigilare,

    facci capire che non basta accogliere: bisogna attendere.
    Accogliere talvolta è segno di rassegnazione.
    Attendere è sempre segno di speranza.

    Sentinella del mattino,
    ridestaci nel cuore
    la passione di giovani annunci da portare al mondo.

  • n. 13 del 2 dicembre 2018

    Padre, oggi comincia il tempo dell’attesa, il tempo preparato lungo la storia.

    Un tempo che ha come culmine un evento concreto,

    la nascita di un bimbo che sarà chiamato figlio dell’uomo, ancor prima che figlio di Dio.

    Per questo questa attesa, questo evento non avvengono fuori di noi,

    ma riguardano prima di tutto noi stessi, la nostra intimità di donne e uomini.

    La parola di oggi ci richiama alla necessità di essere pronti.

    Attendere non è un atto passivo,

    ma prima di tutto l’impegno quotidiano ad essere preparati,

  • AVVENTO E NATALE 2018

     

     

  • n. 12 del 25 novembre 2018

    Tardi ti amai,

    bellezza tanto antica e tanto nuova,

    tardi ti amai.

    Ed ecco, tu eri dentro di me e io fuori.

    Lì ti cercavo.

    Deforme,

    mi gettavo sulle belle forme delle tue creature.

    Eri con me, e non ero con te.

    Mi tenevano lontano da te le tue creature,

    inesistenti se non esistessero in te.

    Mi chiamasti, e il tuo grido spezzò la mia sordità;

    balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità;

    diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te,

    ne gustai e di te ho fame e sete;

  • n. 11 del 18 novembre 2018

    Il sole, la luna, le stelle, quanto di più luminoso, immortale, eterno,

    punti fermi essenziali nella nostra vita, astri incrollabili

    ma che in un attimo possono perdere il loro splendore

    cadere e tutto diventare buio.

     

    Signore come è fragile la nostra esistenza,

    scorre via veloce senza che ce ne accorgiamo

    nella frenesia di una quotidianità che spesso svilisce il senso ;

    lottiamo, gioiamo, soffriamo ma tutto può cambiare

    e i pezzi della nostra storia andare in frantumi

    in un istante inghiottiti nel buio della notte.

  • n. 10 del 11 novembre 2018

    Signore fai che abbiamo attenzione verso gli altri,

    facci essere sempre di aiuto e sostegno nei confronti di chi ci sta vicino.
    Uno sguardo benevolo, un sorriso o una parola di conforto

    anche a chi non conosciamo e che incontriamo sulla nostra strada.
    Cosa potrei fare di meglio della moneta che ho in tasca

    che non metterla in quella mano tesa che mi chiede l'elemosina? 

    E perché dovrei pensare che dietro a quella mano

    ci debba essere per forza qualche disegno criminale che la guida?
    Signore fa che cancelliamo certi pregiudizi

  • festa primavera 2010

  • concerto San Martino 2009

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