-
n. 33 del 27 aprile 2025
La tua vita, Gesù, è l’esempio che apre porte di Speranza,
misericordia e accoglienza
soprattutto difronte al nostro sconforto,
al giudizio e alla solitudine.
Eppure a volte è così facile cadere nella sfiducia
mettendo troppo spesso la parola “fine”
di fronte a situazioni che non riusciamo ad accettare.
Ancora una volta, nonostante le nostre porte chiuse,
tu ti fai presente e vicino,
ci porti un saluto che dona pace, la Tua pace,
ci inviti a credere che c’è sempre e per tutti -
-
n. 31 del 13 aprile 2025 - PALME
E’ giorno di gioia. Il popolo di Gerusalemme accoglie Gesù
come il trionfatore dopo una campagna militare, ma il suo esercito
è costituito da un pugno di poveri uomini impauriti e insicuri,
il suo destriero scalpitante è un umile puledro inesperto. Il sorriso di Gesù
è velato dall’angoscia e dall’amarezza per gli accadimenti che seguiranno:
il giubilo si muterà in pianto, le promesse in tradimento, l’amicizia in abbandono
e solitudine, le grida inneggianti si trasformeranno nella concitazione dei Getsemani, -
n. 30 del 06 aprile 2025
“Neppure io ti condanno, va’ e d’ora in poi non peccare più”.
Quanto è diversa Signore, la tua giustizia da quella degli uomini.
Noi giudichiamo, condanniamo, sanzioniamo,
e molte volte questi atti
altro non sono che la maschera dei nostri peccati.
E allora leviamo le pietre contro altre donne e uomini.
La tua giustizia, Signore, si esprime in quelle parole di Gesù:
“Neppure io ti condanno”.
Perché deponendo la tentazione al mero giudizio di legge
si apre uno spazio nuovo, inesplorato, -
n. 29 del 30 marzo 2025
I piedi conoscono le zolle,
con le sue spine e i suoi sassi,
intorno alla casa... Girano,
quei piedi, desiderosi, a correre
pronti, all'unisono col cuore, ansiosi
mentre gli occhi guardano scrutando
i sentieri, in cerca di volti del figlio.
Gli occhi bruciati, che le lacrime
tengono acuti, verso l'orizzonte.
E le braccia divennero ali, quando,
curvato e lento apparve un relitto.
Il cuore dolente ricostruì le rovine
abbracciando, danzando, banchettando, -
n. 28 del 23 marzo 2025
Ancora un’altra Quaresima, ancora un’occasione, ancora un dono della tua misericordia per farci tornare a te e imparare,
sempre e di nuovo, ad orientare i nostri passi sulla via del Vangelo.
N° XXVIII Quanta pazienza hai, Signore, e quanta fatica:
sei tu che zappi la terra del nostro cuore per deporre il seme della tua Parola;
sei tu che lo concimi e lo bagni con l’acqua del tuo Spirito, perché, come già al nostro Battesimo,
quell’acqua zampillante ci purifichi dal peccato e ci inondi della tua grazia. -
n. 27 del 16 marzo 2025
Signore, guidami sul monte,
dove io possa finalmente vedere
la luce del tuo volto
che si irradia nel buio della mia notte.
Tutto, intorno a me, vacilla.
N° XXVII
Non capisco più le regole di questo mondo.
Solo la tua luce può offrire sollievo
e dare linfa alla speranza ormai rinsecchita nel mio cuore.
Si avvicinano i giorni dolorosi della Passione,
eppure il tuo volto rifulge
d'amore per la mia povera, fragile umanità.
Fammi strumento di questo amore, -
n. 26 del 09 marzo 2025
A volte il mio cammino è una pista arida, una faticosa attraversata
fatta di sete, di solitudine, di angoscia di notti interminabili.
Ti chiamo e Tu vieni in mio aiuto, mi conforti con la Tua Parola:
“CREDI NELL’AMORE”.
Non è un’ingiunzione, ma una promessa,
una promessa di più gioia, un sogno di più vita,
l’annuncio di una novità straordinariamente promettente:
è possibile vivere meglio, vivere una vita buona,
bella, beata come la Tua.
Per realizzarla devo conoscere la bellezza e la grandezza -
n. 25 del 02 marzo 2025
Dio creò l'uomo a sua immagine
e vide che era cosa buona.
Creatura destinata a vivere
in stretto rapporto di amicizia
col creatore e col creato,
continuando nell'atto creativo,
donando abbondanti frutti di bene.
Ma il cuore dell'uomo
venne insediato dal peccato di superbia-invidia-gelosia
che portarono l'umanità a rapporti di inimicizia,
dove l'altro è oggetto di giudizio anziché di compassione.
GESU', tu che sei venuto fra noi
insegnandoci il comandamento dell'Amore, -
n. 24 del 23 febbraio 2025
Gesù,
Tu che dicevi ai tuoi discepoli di amare i loro nemici,
di fare del bene a quelli che li odiavano,
di benedire coloro che li maledicevano,
di pregare per coloro che li trattavano male,
aiuta i nostri ragazzi a sperimentare queste tue parole,
a compiere gesti concreti di carità e misericordia
verso i loro amici, parenti o compagni di scuola,
ad amare il prossimo come Dio ama noi,
di amare a senso unico, senza condizioni e riserve.
Da questa domenica inizia per loro
la celebrazione della Tappa del Padre Nostro,