Schede primarie

n. 31 del 7 aprile 2019

E’ calato il silenzio.  Sei rimasto solo tu e la donna.

Ti alzi in piedi per esserle più vicino, occhi negli occhi e le parli.

La chiami donna, il nome che hai usato per tua Madre.

Ti immergi nell’unicità di quella donna, nell’intimo di quell’anima.

“Nessuno ti ha condannata? Neanch’ io ti condanno.”

Non scrivi più per terra, ma nel cuore di quella donna,

la parola che scrivi è: futuro.

Consegni quella donna al suo futuro,

alle persone che amerà, ai sogni che farà.

Il tuo perdono è creativo:

apri sentieri, ci fai compiere un passo in avanti.

“Vai e d’ora in avanti non peccare più.”,

parole che bastano a cambiare una vita.

“D’ ora in avanti”, ciò che sta dietro non conta più.

Il bene possibile domani conta più del male di ieri.

Non è un colpo di spugna sugli errori del passato,

è un colpo d’ala verso il domani.

Tu sai che donne e uomini, liberati dal peso delle loro colpe e perdonati,

possono seminare amore e pace.

Ci fai uscire dal nostro passato

e ci rendi capaci di amare ancora, di amare bene.                                       C.F.

 

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