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2 Domenica di Avvento 9 dicembre 2018

IL CIELO STELLATO

Nella prima domenica di Avvento ci è stato rivolto l’invito di metterci in strada per andare incontro al Signore che viene. La proposta era di vivere questo “tempo forte”, come un tempo di cammino, anzi di camminare insieme, giorno dopo giorno, portando con noi le gioie e le fatiche di quanti aspirano ad una vita nuova, ad un mondo rinnovato. A lasciare quanto conoscevamo già, per rimanere aperti alle novità di Dio.

Entrando in chiesa, in questa seconda settimana di Avvento, ci accoglie un grande cielo stellato, che ci obbliga ad alzare la testa e a guardare. Come nell’affasciante racconto dei Magi, quando ad un Erode stupito per il loro arrivo affermarono di “aver visto la sua stella", anche noi, oggi, guardiamo per scoprire quella stella che ci guiderà all’incontro con il Signore.

“Abbiamo visto molto ma non ci siamo accorti di niente”, scriveva Musil, uno dei più grandi scrittori del ‘900. Pensiamoci. Quante cose ci passano davanti, dalla mattina quando apriamo gli occhi fino alla sera quando ci addormentiamo. Ma purtroppo ci limitiamo semplicemente a dare un’occhiata veloce. Dobbiamo ammetterlo, la malattia del telecomando, passare da un canale all’altro nella speranza di vedere un po' di tutto per finire a non guardare niente, è la malattia dei nostri tempi.

Dobbiamo reimparare la differenze tra il vedere e il guardare. Guardiamo un buon film, leggiamo un buon libro, ascoltiamo della buona musica e i nostri occhi guariranno, diventeranno capaci di vedere anche quello che non si vede. Come affermano i maestri dell’ebraismo che insegnano che per vedere bene non servono dei buoni occhi, ma delle buone orecchie, perché è la Parola che mi aiuta a vedere il mondo come lo vede Dio. Allora camminiamo e guardiamo, questa è la conversione.

 

LA PREGHIERA

Spesso confondiamo la preghiera con le nostre preghiere, soprattutto con le nostre parole e siamo convinti di pregare perché parliamo tanto. E quando non ci vengono le parole siamo amareggiati e pensiamo di non essere capaci di pregare. Se guardiamo a Gesù scopriamo che prima di tutto la preghiera è un incontro personale con il Padre, è stare con lui, alla sua presenza. E' un incontro tra amici, e come succede tra amici, il piacere è proprio nello stare insieme, trascorrere del tempo insieme per raccontarci di noi, per dirci delle cose ma anche ascoltarle, per sostenerci nei momenti più difficili e gioire insieme delle cose belle che la vita ci dona.

Ma soprattutto la preghiera è iniziativa di Dio, è un suo dono gratuito che noi dobbiamo prima di tutto imparare ad accogliere, è il suo grande desiderio di stare con noi al quale rispondere mettendoci alla sua presenza e disponendoci all'ascolto di quanto vuole dirci, facendo silenzio e spazio dentro di noi per avvertire la sua presenza. Ogni giorno Dio ci manda un messaggio per sapere come va, per raccontarci qualcosa.

Troviamo due minuti per rispondergli! I modi di pregare sono davvero tanti! E vanno tutti bene! C'è chi ama recitare il Rosario, chi le preghiere che la Chiesa ci ha consegnato, chi i salmi, chi legge una pagina del Vangelo ( magari in autobus o in coda al supermercato), chi si fa aiutare da commenti e sussidi, chi si mette davanti ad un'icona e si lascia guardare dagli occhi del Signore Gesù, chi partecipa alla messa, chi tira il dado prima di pranzo e cena, chi entra nel proprio cuore e lì ascolta quanto il Signore gli vuole dire, Al Signore piacciono tutte: l'importante è pregare! Al Signore interessa che noi abbiamo il desiderio e troviamo il tempo di stare un po' con lui ogni giorno. Anche se pensiamo di non esserne capaci: è pregando che si impara a pregare. Anche se non sempre ne abbiamo voglia o pensiamo di non aver niente da dire: parlerà lui o staremo insieme, vicini, in silenzio, come si fa tra buoni amici.

 

COSA OFFRE LA PARROCCHIA

SUSSIDIO: Un semplice strumento per la preghiera personale e quotidiana. Lo si può trovare nel tavolo nel fondo della chiesa.

GRUPPI DI ASCOLTO: La lettura nelle case del Vangelo secondo Luca condividendo con gli altri risonanze e riflessioni. da Germana alle ore 15.00 o il giovedì sera da Gastone alle ore 21.00

GRUPPO DEL VANGELO: Lettura e commento dei testi della celebrazione eucaristica domenicale, al martedì in patronato per prepararsi e preparare la celebrazione domenicale. Martedì ore 21 in patronato.

MESSA FERIALE: Per non accontentarsi della messa domenicale e vivere l’incontro con il Signore, una o più volte durante la settimana.

SALVADANAIO: Nel tempo di Avvento ci esercitiamo nella carità. Quanto verrà raccolto, è destinato alla san Vincenzo e alla Caritas per le situazioni di povertà del nostro territorio. Le cassettine si possono trovare nel tavolo in fondo alla chiesa e vanno riconsegnate nella festa dell’Epifania.

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