Schede primarie

n. 12 del 25 novembre 2018

Tardi ti amai,

bellezza tanto antica e tanto nuova,

tardi ti amai.

Ed ecco, tu eri dentro di me e io fuori.

Lì ti cercavo.

Deforme,

mi gettavo sulle belle forme delle tue creature.

Eri con me, e non ero con te.

Mi tenevano lontano da te le tue creature,

inesistenti se non esistessero in te.

Mi chiamasti, e il tuo grido spezzò la mia sordità;

balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità;

diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te,

ne gustai e di te ho fame e sete;

mi toccasti, e arsi del desiderio della tua pace.

 

Sant’Agostino (Confessioni x, XXVII 38)

 

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